La lavanda è una pianta perenne coltivata per i suoi fiori di un bel colore viola e dal profumo intenso. Spesso utilizzata nella preparazione di bouquet, bustine profumate, oli essenziali e anche in cucina. Abbastanza semplice da coltivare, può vivere molti anni e proprio questa caratteristica, porta spesso a trovarci di fronte alla necessità di eseguire un trapianto delle nostre piante di lavanda, al fine di liberare uno spazio che ci serve per altro. In questo articolo vediamo tutte le accortezze necessarie per trapiantare una pianta di lavanda con successo. Iniziamo!
Quando eseguire il trapianto
Come abbiamo già visto nell'articolo dedicato alla potatura della lavanda, questa pianta soffre molto il freddo. Per tale motivo, è buona regola eseguire il trapianto della lavanda in primavera. In questo modo, la pianta, avrà tutto il tempo necessario per superare il trauma ed essere pronta ad affrontare i rigori invernali. Il trapianto della lavanda può essere fatto anche in autunno a patto di vivere in un'area geografica in cui gli inverni non sono troppo rigidi.
Scelta e preparazione del terreno
Come abbiamo già avuto modo di dire nell'articolo dedicato alla coltivazione della lavanda, per coltivare al meglio questa pianta il terreno deve avere precise caratteristiche. Per prima cosa dovremo scegliere un angolo del giardino che riceva luce solare diretta per molte ore nel corso della giornata. La lavanda ama la luce solare diretta e il calore. Una volta individuata la giusta posizione, dovremo valutare le caratteristiche del terreno in cui andremo a trapiantare la lavanda. Dovrà avere un ph basico ed essere drenante. La lavanda su terreni troppo acidi stenta a crescere e teme i ristagni idrici che portano facilmente le sue radici a marcire. Se il terreno scelto non ha queste caratteristiche, può essere corretto con opportuni accorgimenti. Leggi l'articolo dedicato alla preparazione del terreno per la coltivazione della lavanda.
Preparazione delle piante al trapianto
Il trapianto è un intervento che mette a dura prova qualsiasi pianta e la lavanda non fa certo eccezione. Prima di trapiantare le nostre piante di lavanda, sarà bene prepararle al trauma con piccoli accorgimenti che possono rendere la pratica meno traumatica.
La prima cosa da fare sarà quella di annaffiare abbondantemente. Servirà sia a preparare le piante di lavanda al trauma, sia a rendere il terreno più morbido per lo scavo. Procediamo quindi a rimuovere tutti i rami secchi o danneggiati. Rimuoviamo anche tutti i fiori.
Rimozione delle piante dal terreno
Dopo aver eseguito tutte le operazioni preliminari al trapianto, non ci resta altro da fare che rimuovere la lavanda dal terreno. Per fare questo utilizziamo una vanga. Dobbiamo formare, attorno al fusto, un cerchio di una ventina di centimetri di diametro. Andremo poi ad affondare la vanga lungo tutta la circonferenza tagliando le radici fino a quando non riusciremo a sollevare la pianta con una bella zolla di terreno attaccata alle radici.
Impianto in una nuova posizione
Adesso che abbiamo staccato le nostre piante di lavanda dal terreno, dobbiamo ricollocarle in una nuova posizione. Per fare questo, scaviamo una buca larga il doppio della zolla di terra attaccata alle radici della pianta da impiantare e profonda un paio di centimetri in meno. Prestate molta attenzione alla profondità della buca. Scavarla profonda un paio di centimetri in meno rispetto alla zolla che andremo a collocare al suo interno, è di fondamentale importanza. La lavanda, se trapiantata troppo in profondità, ha meno possibilità di superare il trauma dello spostamento in una nuova posizione. Una volta scavata una buca delle corrette dimensioni, inseriamo al suo centro la pianta di lavanda da trapiantare con tutta la zolla di terra attaccata alle radici e riempiamo la buca con della terra. Schiacciamo leggermente per fare uscire l'aria.
Dopo il trapianto
Subito dopo aver eseguito il trapianto, dobbiamo annaffiare e continuare a farlo regolarmente per circa 3 settimane. Infatti, sebbene la lavanda sia una pianta che resiste bene alla siccità, subito dopo aver subito il trauma di un trapianto, tende a seccarsi velocemente. Per questo motivo, il terreno va mantenuto umido nelle settimane successive all'impianto nella nuova posizione.
La prima fioritura dopo il trapianto
Dopo il trapianto la lavanda dovrebbe essere spinta a indirizzare tutte le energie verso la produzione di nuovo fogliame che le servirà per affrontare i rigori dell'inverno. Per questo motivo, quando inizieranno a spuntare gli steli su cui poi andranno a sbocciare i fiori, devono essere subito rimossi tagliandoli alla base. Eliminando tutta la fioritura, si eviterà che la pianta di lavanda sottragga energie alla produzione di nuove foglie.